mercoledì 27 maggio 2009

'Differenze complementari': fisioterapisti e terapisti occupazionali

Ciao a tutti!

Vi scrivo a questa tarda ora per mettere in chiaro 2 o 3 cose che probabilmente creno ancora molti dubbi, rendendo quindi difficile ad alcuni di noi rispondere a domane del tipo:'Cosa è la terapia occupazionale?!Ma quindi siete come i fisioterapisti?!Che differenza c'è tra queste due figure professionali?!'....Spero di riuscire a fugare qualche dubbio..
LINK DA CUI HO ATTINTO

TERAPIA OCCUPAZIONALE:
  • approccio olistico: equilibrio ambiente – uomo – attività

  • obiettivi: autonomia e integrazione sociale

  • trattamento delle condizioni fisiche e psichiatriche, attraverso attività specifiche, allo scopo di aiutare le persone a raggiungere il loro massimo livello di funzione e indipendenza in tutti gli aspetti di vita quotidiana, l’integrazione sociale

  • il trattamento agisce sui processi motori, sensoriali e cognitivi del pz attraverso un articolato programma di attività strutturate: adl, sport-terapia, attività artigianali, espressive, gioco adattato

  • in Italia è ancora una disciplina sconosciuta e non completamente riconosciuta nella sua validità scientifica

  • paziente considerato nella sua globalità

  • t.occupazionalesoggettoadattamento alle richieste dell’ambiente


  • l’ambiente si divide in :
  • sociale

  • personale

  • domestico

  • padronanza dei compiti

  • sicurezza di sé, stima che diminuisce con l’evento patologico

  • partecipazione alla vita nel modo più completo possibile

La terapia occupazionale utilizza in senso terapeutico le attività di cura di sé, lavoro, tempo libero


CENNI STORICI IN ITALIA

  • prima degli anni 70 in Italia è un pratica sconosciuta

  • primi anni 70 – primi corsi di formazione per terapisti della riabilitazione

  • percorso comune per ft, to e logopedisti

  • nel 1977 costituzione dell’associazione italiana terapisti occupazionali AITO www.aito.it

  • primi anni 80 nascita delle prime scuole private di terapia occupazionale

  • 1997 riconoscimento della terapia occupazionale in Italia con profilo professionale: DM 136/97

  • ” il terapista occupazionale è un operatore sanitario che opera nell’ambito della cura , prevenzione e riabilitazione dei soggetti affetti da malattie e disordini fisici, psichici sia come disabilità temporanee che permanenti, utilizzando attività espressive, ludiche, manuali, rappresentative della vita quotidiana. Egli, su prescrizione medica, effettua la valutazione funzionale e psicologica ed elabora anche in equipe il programma riabilitativo volto al superamento dei bisogni del disabile e il suo avviamento verso l’autonomia e il suo reinserimento in società, partecipa alla scelta e all’ideazione di ausili e ortesi, propone modifiche dell’ambiente di vita del pz per poter raggiungere il max livello di autonomia, verifica risultati raggiunti in relazione al programma riabilitativo, svolge attività di studio e ricerca, contribuisce alla formazione del personale, svolge la professione in strutture pubbliche o private in regime di dipendente o libero professionale “

  • le prime scuole fino al 1997 non avevano un progetto formativo standard

  • in Italia della terapia occupazionale si interessavano i Ft ma con diversi approcci

  • nel 1980 le scuole private di terapia occupazionale avevano approcci differenti

  • legge 42/99 autonomia e responsabilità delle singole professioni

  • DM 27/7/00 equipollenza del titolo ft a to per il ft che abbia lavorato per almeno 3 anni consecutivi negli ultimi cinque come terapista occupazionale

  • Legge 251/00 disciplina le professioni sanitarie dividendole in : tecniche, infermieristiche, della riabilitazione, della prevenzione annoverando la t.o come professione sanitaria riabilitativa

  • 2001 i primi quattro corsi di T.O a livello universitario (DM 2/4/01)

  • obbligo dell’ECM dal 1/02

  • perché il ritardo?

  • Mancanza di scuole di formazione e poche risorse destinate alla riabilitazione

  • Presenza di altre figure della riabilitazione ( animatore, psicoterapeuta, fisioterapista..)che svolgevano attività sulla stessa area d’intervento della terapia occupazionale


La disciplina è comunque di vecchia invenzione perché si basa sulla cura della persona attraverso l’attività


DECORSO STORICO NEL MONDO:

  • nell’antichità cinesi, persiani, aztechi, greci.. si servivano di danza, musica, giardinaggio, esercizi fisici come forme di occupazione attiva e passiva che davano giovamento e aiutavano il superamento delle malattie

  • galeno e ippocrate esortavano a tener conto nel trattamento della globalità della persona

  • 1800 PINEL =psichiatra e psicoterapeuta scrive “trattamento morale” nel quale afferma che le malattie psichiatriche sono dovute allo stress della vita quotidiana e che l’attività fa bene alla salute perché l’attività riporta il pz ad una partecipazione attiva e soddisfacente in società. Uomo = tende spontaneamente all’attività . lavoro =modo naturale per ripristinare la funzione

  • 1° GUERRA MONDIALE : Incremento e utilizzo della t.o. sptt per le menomazioni fisiche. in Inghilterra si fanno degli studi sui mutilati di guerra e si scopre che impegnando il pz in attività questi guarisce più velocemente (lavoro =terapia)

  • 1917dopo varie nominazioni :lavoro-terapia, trattamento morale ecc.. sotto il nome di ERGOTERAPIA nasce la terapia occupazionale

  • 1915 CHICAGO prima scuola per terapisti occupazionali fondata da un’assistente sociale, percorso formativo standard

  • 1917 nasce al associazione americana terapisti occupazionali

  • 1935 l’americain medical association riconosce ufficialmente le linee essenziali e gli orientamenti della terapia occupazionale

  • 1952 federazione mondiale terapisti occupazionali (WFOT)

  • 1986 nasce in Europa la COTEC associazione che ha il compito di uniformare i processi di valutazione per costruire un linguaggio comune fra le varie scuole

  • 1995 ENOTHE produzione di profili standard di studio per i terapisti occupazionali

  • 1997 in Italia profilo professionale



Quindi:

1970 – prime esperienze di terapia occupazionale

1977 – associazione italiana terapisti occupazionali (aito)

1980 – prime scuole private Es: scuola del vivaio di Milano che ha un’approccio motivazionale; scuola privata di Napoli (anni 90) orientata sull’approccio svizzero incentrato sulla ricerca delle autonomie. Gli insegnanti erano schanner o fisioterapisti formati all’estero


DIFFERENZA PSICOLOGICA E SOCIOLOGICA

Professionale:

il t.o. è un operatore sanitario che esegue in equipe multidisciplinare, ma in maniera autonoma la valutazione funzionale e psicologica del soggetto con l’obiettivo dell’individuazione e del superamento dei bisogni del soggetto per poter raggiungere il più alto livello di autonomia possibile , è addetto alla scelta e all’ideazione di ausili e ortesi, analizza l’ambiente di vita del pz e propone le opportune modifiche per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Esegue il trattamento sul pz basato sull’attività con lo scopo di raggiungere il più alto livello di autonomia. Ha un approccio olistico e si rivolge al paziente nella sua globalità. Il t.o . è chiamato anche durante il passaggio da dimissione ospedaliera al territorio per facilitare il reinserimento del pz nel proprio ambiente di vita.


DIFFERENZE:

FISIOTERAPISTA:


operatore sanitari

interventi di prevenzione, cura e riabilitazione

in danni delle aree della motricità e delle funzioni corticali superiori, conseguenti ad eventi patologici di varia natura ed eziologia congenita o acquisita


TERAPISTA OCCUPAZIONALE:

operatore sanitario

interventi di prevenzione, cura e riabilitazione

soggetti affetti da malattie e disordini fisici, psichici, o disabilità temporanee che permanenti, utilizzando attività motorie, espressive, cognitive, della vita quotidiana.

COMPITI :

FT :

  • menomazione

  • perdita della motricità selettiva

  • perdita del controllo posturale

  • disturbi di sensibilità

  • disturbi di percezione

  • alterazione muscolo-scheletrica

  • alterazione del tono

  • disturbi di coordinazione ed equilibrio

  • utilizza tecniche specifiche per:

il miglior rendimento motorio possibile

il raggiungimento della massima autonomia possibile


TO:

  • attività e partecipazione alla vita sociale

  • recupero della motricità fine e selettiva (sptt arti superiori)

  • disturbi della sensibilità e delle percezione

  • disturbi cognitivi e comportamentali

  • recupero delle abilità funzionali necessarie allo svolgimento delle adl e alla partecipazione alla vita sociale e familiare


è una visione ristretta perché anche il ft deve comunque avere uno sguardo per le autonomie e alla vita quotidiana del pz, entrambe le figure tengono conto della menomazione e ricercano la massima autonomia possibile per il soggetto.

L’autonomia si raggiunge attraverso:

  • recupero intrinseco

  • strategie e compensi

  • ausili e ortesi

  • adattamenti ambientali

Lavoro fatto in TEAM:

Terapista occupazionale, fisioterapista, neuropsicologo, oss, ip educatrice, medici,.. cerchio con al centro il pz e i suoi bisogni.


MODELLI DI RIFERIMENTO:

  • ICF

  • COPN

  • MOHO


Sorvolo su altri dettagli e approfondimenti presenti sull'articolo, ma che sono molto interessanti nell'individuazione, nello specifico, della nostra figura professionale...dategli un'occhiata se avete 10minuti liberi...
Spero di esser stata d'aiuto, sapendo che anche qualche fisioterapista ogni tanto butta un'occhio al nostro blog [non nego che anche io lo faccio=)]...se ci sono commenti o riflessioni da fare, sarebbe bello aprire un dialogo costruttivo sull'argomento, no?

Spero inoltre di non avervi annoiato....=)
Buona notte a tutti!
Michela

42 commenti:

  1. ....uhm, interessante!vedo che la cosa vi ha appassionato....
    mah.....

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  2. cara Michela ,ho letto con molta attenzione il
    tuo chiarimento sulle attività delle figure professionali (fisioterapisti e T.O.) pero',non essendo addetta al settore continuo ad avere idee confuse.Ti prego di spiegarmi in parole semplici la differenza tra :fisioterapista ,terapista occupazionale e terapista di riabilitazione
    A me sembra che facciano tutti la stessa attività.
    Perdona la mia ignoranza , sicura della tua gentilezza ,aspetto la tua risposta.
    laganac@libero.it

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  3. ciao ,scusate se mi intrometto, sono una TO, comunque volevo farti capire meglio con questo esempio banale e cioè il fisio fa fare la prono supinazione dell avambraccio, il to fa girare la chiave..esempio semplice, ma spero che tu sia riuscita a comprendere un po' meglio..nel senso che il to ha a che fare con le attività, occupazioni...e tanto altro, ausili, carrozzine personalizzate, domotica, ergonomia, ecc..
    Per quanto riguarda il terapista della riabilitazione è una figura che andrà scemando perrchè appartiene ad un'altra epoca.
    Spero di esser riuscita a farti capire meglio...dimenticavo..inoltre il to lavora con soggetti psichiatrici , mentre il fisio non lo puo' fare.
    Ciao a disposizione

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    1. ahahahahah brava!!! i TO sono dei fisioterapisti falliti...altro che "posso fare questo, quello e quell'altro che i fisioterapisti non possono fare..." tutte balle! siete solo dei falliti che non siete entrati al test per fisioterapia...trovate lavoro??? ahaha quando lo trovi dimmi qualcosa....
      un vero operatore sanitario: un fisioterapista.

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    2. Io sono e studente in T.O e ai test alla sapienza l'hanno scorso ho fatto 54 su 80 punteggio con il quale sarei entrato in qualunque sede di fisioterapia di roma e dintorni...credo che come quasi tutti i fisioterapisti sottovaluti la nostra figura perchè pensi di avere una preparazione migliore della nostra...io da studente incontrando anche gli studenti in fisioterapia a tirocinio ho visto che la nostra preparazione è superiore alla loro....detto ciò...il nostro è un lavoro che all'estero è affermatissimo e soprattutto compre un ampio campo di azione...ovvio che se devo fare massaggi o una posturale vado dal fisio ma è anche vero che se ho la sla è ho una aspettativa di movimento pari a 0 nn cerco la figura che mi fà la posturale o mi rimette a nuovo il ginocchio ma cerco una figura professionale che mi faccia fare tornare a fare cose basilari per la vita...nei limiti del possibile ovviamente....informati prima di parlare

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    3. Vorrei proprio vedere come fate a far "girare la chiave" ad una sla con movimenti pari a 0.... Siete braccia rubate all'agricoltura.

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    4. mha veramente con quel punteggio qui (al nord) saresti giusto entrata a TO...a fisio almeno devi fare 65 punti (io ne ho fatti 69); comunque sia, io ho fatto lezione a fianco dei TO e loro hanno molte meno lezioni, molti meno esami e un tirocinio imbarazzante dato che nessuno li vuole...siete solo dei buffoni e vi siete inventati il lavoro dal nostro...mha, informati tu prima di parlare.

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    5. Infatti se leggi bene non mi sembra di aver scritto che ho fatto il test al nord ma a Roma la sapienza...e con quel punteggio sarei entrato dove volevo...per quanto riguarda gli esami ti posso accennare gli esami del primo anno che abbiamo noi che in ordine sono biologia biochimica fisica, anatomia fisiologia istologia,microbiologia patologia generale e clinica ,psicologia psichiatria sociologia,terapia occupazionale 1 dermatologia malattie infettive,ortopedia e reumatologia piu l idoneità di inglese e l esame di tirocinio...il tirocinio almeno da noi viene svolto in sedi provviste della nostra figura e ti posso assicurare che è un lavoro molto piu stimolante del vostro che con la kinesi attiva e passiva (ovvero tirare su e giu qualche piede a persone di 90 anni con protesi d anca) pensate di essere i padroni del mondo....ripeto il terapista occupazionale in tutto il mondo tranne in italia è la figura dominante nella riabilitazione,poi se ci vuoi credere o meno non mi interessa però ecco non esprimere opionioni da superiore quando probabilmente se andiamo a fare un discorso di conoscenze come si dice da noi a roma ti do in culo e fuoco ai capelli!!!

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    6. facciamo cosi...quando finiamo entrambi l'università ci risentiamo qui e vediamo chi lavora...giusto per vedere se serve di più il fisioterapista o il t.o.
      ps: da noi i t.o non sanno nulla, si credono chi sa chi ma in realtà non sapete nulla! andate pure a insegnare a tagliare una bistecca con il coltello o ad allacciare le scarpe a uno che ha avuto uno stroke...io posso trattare quello, l'ortopedico, lo sportivo, ecc...eh si, quanti t.o. nello sportivo che ci sono...ahahah ciao fallito!

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    7. leggo con enorme stupore le parole di anonimo. un studente FT con così tanta arroganza, spero che con il tempo tu sappia rivalutare le tue idee, perchè non potrai mai davvero fare un buon lavoro se non sarai in grado di lavorare in team rispettando e sapendo valorizzare il tuo e il lavoro degli altri. le divisioni, l'ostilità tra professionisti danneggiano il nostro sistema sanitario e la salute dei cittadini italiani, spero che tu possa comprendere ciò che ti sto scrivendo, ma anche lo studente TO dovrebbe rifletterci, e fare su e giu con il piede non è FT, ti auguro di incontrare grandi professionisti FT, ti apriranno un mondo. il vostro percorso di vita e lavorativo non è una gara a chi è più figo, ma a chi è più umile e lavora con competenza per il bene del paziente.
      io sono una TO, felicemente TO e ho sempre lavorato e guadagnato molto, il segreto è stato nella formazione, io so fare bene il mio lavoro e nessun fisioterapista è in grado di farlo, ne io so fare il lavoro del FT, tanto che negli ultimi anni collaboro con molti FT in diverse regioni d'italia. quest'anno ho aperto uno studio privato nel quale collaboro con un FT. noi trattiamo soprattutto pz neurologici perchè è la nostra specializzazione, ma anche i pz ortopedici sono sempre valutati ed eventualmente trattati da entrambi se gli obiettivi del pz richiedono interventi pluridisciplinari, capita inoltre che vi sia la necessità dell'intervento di altre professioni sanitarie. questo non sminuisce nessuno, ma aiuta in modo professionale i pz e arricchisce tutti noi professionisti.

      le ore dei corsi di laurea sono fissati per legge, e sono equivalenti sia per i FT che per i TO. quindi sono inesattezze quelle che scrivi. i tirocini sono un gran pasticcio, ma non solo per i TO, ma per molte situazioni, questo non vuol dire che la professione meriti di meno di altre

      concludo invitandovi (anonimo FT e anonimo TO) a riflettere che sminuendo la professione dell'altro non concludete nulla e fate del male a voi stessi e alle rispettive future professioni e cercate di concentravi sulla vostra formazione per essere capaci quando le persone verranno da voi per farsi aiutare e cercate di arrivare abbastanza maturi a quel giorno affinchè saprete integrarvi con gli altri professionisti in modo rispettoso e consapevole, perchè da soli non potrete mai dare una risposta davvero completa alle persone

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    8. Cara Gaia,
      quando iniziai il mio percorso come studente FT non conoscevo neanche i TO...ciò che mi spinge a scrivere quelle cose è che conoscendoli, dividendo varie lezioni con loro, fianco a fianco, non trovo più sopportabile il loro comportamento. Se la tirano da far schifo, e si giustificano dicendo che in realtà siamo noi ft a tirarcela. Ma non è cosi, pensano di essere portatori di una verità assoluta e, sbaglierò anche, mi viene da rispondere in questo modo non perché odio la terapia occupazionale ma perché mi piace il lavoro che fa il ft e non sopporto quei to che denigrano il nostro operato. Io amo la fisioterapia, e non capisco del tutto il lavoro dei TO, ma riconosco che ci deve essere il loro intervento in alcuni campi. Ho visto cosa fanno ed è un lavoro che io personalmente non farei mai. Ma non vengo a dire che noi siamo in grado di fare il vostro lavoro, mentre alcuni TO dicono che possono fare anche il FT. Secondo me tutti i TO prima dovrebbero fare fisioterapia e poi, solo dopo la laurea, ci dovrebbe essere una specializzazione in TO. Ma non tiratevela molto, perché come stanno le cose ora, non potete proprio fare il nostro lavoro.
      un arrogante studente ft

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    9. Fisioterapista anonimo...sei imbarazzante...spero veramente di non trovarmi mai accanto a una persona del genere che invece di pensare a lavorare in gruppo e al bene del paziente, pensa a fare le garette delle professioni.
      La tua professione è importante quanto quella di un T.O, Logopedista, Infermiere professionale, OSS e altro...
      Infine dico che non tutti,pur facendo 69 punti a un concorso ed entrando per merito, sono portati a fare queste professioni...e dalle tue risposte da persona immatura e piena di se ne deduco ciò...
      Invece di pensare a NOI Terapisti Occupazionali pensa a te...che di fisioterapisti ne è pieno il mondo, e se ragioni così ti prendono subito a lavorare!
      A quel punto sarò felice di darti la mia pala per spalare la terra...
      Firmato
      Braccia levate all'agricolura!

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    10. La prima cosa che ti chiedono ad un colloquio di lavoro è : sai lavorare in equipe? ... deduco che questi studenti pieni di sé avranno una lunga carriera avanti a loro.... io sono una t.o. e per fortuna fin ora sono riuscita a lavorare e spero che in futuro anche in Italia la nostra professione possa essere riconosciuta di più .... perché mio caro fisioterapista fin ora siete voi a rubare i il lavoro e non viceversa. Ognuno ha le sue competenze... il vero fallito è chi pensa di essere arrivato e superiore agli altri!!!!!

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    11. Vabbè inutile stare a parlare con una che mi dice che lei è fisioterapista e può lavorare con lo sportivo,quando poi in realtà se avesse un minimo di concezione del lavoro,saprebbe benissimo che il fisioterapista nello sportivo è l'1% delle probabilità di lavoro che hanno...visto che poi il 99% andrà a lavorare su persone (probabilmente anziane) che hanno problemi seri e non contratture e stiramenti....inoltre lei stessa ha detto di non conoscere bene quello che fanno i t.o...e forse è per questo che parla....ti posso dire ad esempio che in America la riabilitazione in alcuni sport come Baseball e basket è affidata ai t.o e non ai ft dato che gli arti superiori sono esclusiva nostra in tutto il mondo,tranne in Italia,dove l unico centro all avanguardia che ci dà spazio è Montecatone a Bologna!!!comunque a fine laurea ci sapremo aggiornare cara la mia arrogantella...
      ps se hai tempo leggi questo articolo del sole 24 ore forse ti si aprira un mondo nuovo http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-08-05/i-master-che-danno-piu-lavoro-terapia-occupazionale-stipendio-circa-61mila-euro-crescita-opportunita-i-laureati-29percento--093825.shtml?uuid=ABPIfThB

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    12. Leggo , con un ritardo di anni, ma ugualmente allibito, la conversazione qui sopra e non posso far altro che associarmi alle parole della mia collega Gaia. Potrei portarti l'esempio di persone che hanno scelto la t.o. come prima opzione all'esame (e magari con lo stesso punteggio sarebbero anche entrate in fisioterapia), ma non è questo il punto. Come dicevo sono passati anni: caro fisioterapista anonimo, spero che nel frattempo tu abbia scoperto la bellezza del lavorare in equipe con le altre professioni sanitarie, che spesso supportano e si valorizzano reciprocamente. Il pensare di essere migliori non porta nessuno da nessuna parte, soprattutto in un campo come il nostro, dove al centro non ci deve essere nè il fisio, nè il t.o., ma la persona che incontriamo, con le sue problematiche e le sue difficoltà. In questi quasi 10 anni di lavoro come t.occ ho collaborato con fisio, educatori, psicomotricisti, infermieri, ecc una esperienza sempre molto arrichente nella misura nella quale si era disposti a confrontare le proprie competenze ed esperienze. spero davvero che questi anni ti abbiano fatto cambiare idea, non tanto su di noi ( tu della t.o. puoi credere quello che vuoi, non mi interessa) ma soprattutto il modo di approcciarti alle persone, soprattutto quelli che, che ti piaccia o no, sono tuoi colleghi.

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    1. nessuna laurea lo assicura....se sei bravo sicuramente si...altrimenti no!

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  5. si è abilitati alla professione dopo la triennale, la disponibilità di lavoro dipende da regione a regione, ma personalmente penso che se hai voglia di lavorare le possibilità ci siano anche nel privato, non solo nel pubblico...magari associando alla laurea, un master o dei corsi di approfondimento nell'ambito che uno preferisce...
    spero di essere stata esauriente =)

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  6. Ciao a tutti...sto per fare l'iscrizione al test di terapia occupazionale ma ho molti dubbi a riguardo..a me piacerebbe fare fisioterapia perchè da quanto ho capito si basa più sull'aspetto manuale..cioè non vorrei che terapia occupazionale fosse incentrato solo o cmq principalmente sull'aspetto psicologico..che cmq è importante..non lo metto in dubbio..c'è qualcuno del campo che potrebbe darmi qualche consiglio??ringrazio anticipatamente!!

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  7. Ciao, sono una terapista della riabilitazione, scusate se non condivido certi commenti, tipo che la figura del terapista della riabilitazione è un a figura che sta "scemando", perchè sia la terapia della riabilitazione che la terapia occupazionale sono 2 aspetti della stessa professione , cioè del tecnico della riabilitazione in ambito neuro-motorio... anzi sono quasi certa che il terapista della riabilitazione possa in molti casi anche praticare la terapia occupazionale!! Se tu Michela hai riscontri documentati e riconosciuti dal Ministero della Sanità ti prego di fornirceli!! A presto

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    2. rispondo con alcuni anni di ritardo, ma magari può cmq essere utile.
      il terapista della riabilitazione non esiste più. quando furono istituiti i titoli di laurea per le professioni sanitarie le scuole per i TDR furono chiuse e furono aperti dei corsi per permettere ai TDR di rendere equivalente il titolo. a coloro a cui non è stato richiesta la formazione integrativa e che non hanno espresso una preferenza sono diventati agli occhi della legge a tutti gli effetti fisioterapisti, coloro che esprimevano una preferenza diventavano terapisti occupazionali facendo richiesta. quindi non è una figura che sta scemando, ma un titolo che non è più esistente. la FT e la TO non sono 2 aspetti della stessa professione, una volta, nelle vecchie scuole per TDR era così, ad oggi le scienze che stanno alla base delle professioni sono evolute creando differenze che insieme si completano a favore del paziente

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  8. salve a tutti....è molto strano che nei test d'ingresso ci siano soltanto 9 domande su 10 posti per il terapista occupazionale...ma si trova lavoro?

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  9. Ciao, innanzitutto non sono stata io a scrivere che i terapisti della riabilitazione vanno scemando, proprio perchè, conclusa la mia carriera universitaria da terapista occupazionale ho fatto il test, sono passata e ormai sono al secondo anno del CDLS in Scienze della Riabilitazione.
    Per il resto ribadisco, se si hanno tempo, risorse e voglia, le possibilità di lavoro sono molteplici, anche e soprattutto in collaborazione con le altre figure professionali.

    A disposizione, Michela

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  10. ciao a tutti buona sera. sono giulia,fisioterapista da 25 anni e da circa 10 anni svolgo anche le mansioni che competono ad un T.O. e vorrei sapere con sicurezza come trasformare in modo equipollente il mio titolo di studio FT in TO.

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    1. ciao giulia nel 2000 un d.m ha dato la possibilità di fare l'equipollenza dei titoli delle professioni sanitarie, pertanto le università hanno aperto una finestra per coloro che volevano ottenere la laurea in t.o. credo che nel 2008 si si conclusa questa opportunità, pertanto ad oggi credo che tu possa iscriverti solo ad un corso universitario di t.o. farti riconoscere più esami possibili e prenderti il doppio titolo. per queste informazioni così precise io ti consiglio di chiedere all'associazione italina di terapia occupazionale...sito: www.aito.it di certo ti potranno dare risposte più che sicure. ciao gaia

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    2. Scusate chi ha fatto l'equipollenza di fatto ha doppio titolo? una mia amica ha fatto prima la scuola per fisioterapia (circa 25 anni fa con una formazione per terapista occupazionale ma al tempo le figure non erano divise) e poi qualche anno fa ha fatto un anno integrativo per prendere la laurea in terapia occupazionale, quindi lei ha due titoli? ft + to? o è solo terapista occupazionale?

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  11. SAREBBE FORSE IL CASO DI NON CONFONDERE I MASSOFISIOTERAPISTI CON I FISIOTERAPISTI, QUEST'ULTIMI POSSO LAVOARE CON PAZIENTI CON PAZIENTI CON SINDROME PSIATICHE, E MATERIA DEL CORSO DI STUDIO, COSA CHE NON POSSO NON FARE I MASSO FISIOTERAPISTI CHE NON SONO LAUREATI IN FISIOTERAPIA E CHE NON SONO NEANCHE LAUREATI

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  12. vorrei sapere nelo specifico le vere manzioni dell oss "nella terapia occupazionale

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    1. L'oss nella terapia occupazionale??? non c'entra assolutamente nulla....il terapista occupazionale è un laureta nell ambito della riabilitazione l'oss non è laureta e ha piccole manzioni ospedaliere ma con la riabilitazione non centra nulla!

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  13. sono digiuno in materia, ma da mia personalissima esperienza, la fisioterapia occupazionale qui in Brasile riveste una importanza massima.
    E si tenga presente che la fisioterapiain generale qui in Brasile è all'avanguardia

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    1. la vostra realtà è molto diversa dall'italia, da voi le professioni sanitarie fanno diagnosi riabilitativa, sono integrate e molto sviluppate nelle conoscenze di base e molto riconosciute dal sistema sanitario, qui siamo ancora a fare le scaramuccie su chi fa cosa, tutti pretendono di poter fare il lavoro dell'altro e pochissimi sanno fare bene il proprio lavoro. inoltre le istituzioni e i medici non ci danno l'importanza che dovremmo avere. a queste condizioni l'evolversi delle professioni sarà lenta e triste. auguriamoci il meglio per il futuro per poterci avvicinare ai colleghi brasiliani!

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    2. Brava Gaia ... tua ex collega....

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  14. Sono uno studente di infermieristica e quest'anno rifacendo il test sono passato in TO.. adesso vorrei chiedervi una cosa.. non metto in dubbio che chi è veramente capace possa riuscire a sfondare ovunque, ma vorrei chiedervi, vista la situazione italiana, se è rischioso lasciare un posto da infermiere per uno da terapista occupazionale. Non so effettivamente il momento storico che stanno vivendo i TO, se sono in grado di lavorare dopo la laurea, se sono in grado di guadagnare un bel pò di soldi (che poi è relativo). Volevo un vostro parere, grazie.

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    1. Dai retta...lascia perdere...tieniti il posto da infermiere...la Terapia occupazionale sarebbe bellissima se non ci fossero figure abusive che fanno il nostro lavoro!ora come ora la situazione è critica a livello lavorativo...ti fanno contratti assurdi senza qualifica...in bocca al lupo!

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  15. L arrogante fisioterapista anonimo, dovrebbe fare meno il fenomeno e fare il suo lavoro di fisioterapia..! Ah no lui sa lavorare con persone uscite dal coma che magari vogliono solamente realizzare un'azione di vita quotidiana , o riportargli alla mente ricordi perduti mediante attività .
    Lui sicuramente riabiliterà anche in campo motorio mediante esercizi in palestra , con la leg extension post operazione magari ��! Pensa a fare il tuo lavoro coglione senza parlare di lauree altrui che non conosci! Ah ma lui è un fisioterapista quindi è il duo della medicina ! ( con questo non parlo male delle figura dei fisio, ce ne sono molti bravi e intelligenti che sanno fare il proprio lavoro senza denigrare ma anzi collaborando con altre figure .

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  16. Fisioterapisca anonimo...sono un Medico esattamente primario di cardiologia , allora potrei dire anche io che molti fisioterapisti come te sono deigli operatori falliti che non sono riusciti ad entrare al corso di medicina e chirurgia...abbi rispetto per le altre figure professionali....senza umiltà non vai da nessuna parte.

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  17. salve vorrei fare il test per terapia occupazionale ed eventualmente anche quello di fisioterapia, e vorrei sapere se in Italia si è smosso qualcosa a livello lavorativo per il TO.
    inoltre leggevo che l'unica laurea in TO riconosciuta a livello
    mondiale è quella dell'università di Milano, è giusto??
    Grazie per le eventuali risposte.

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    1. Ciao Giulia, putroppo leggo solo oggi il tuo messaggio e probabilemente la tua scelta l'hai già fatta. Per il lavoro come t.o., negli ultimi 10 anni (da quando lavoro) si è smosso tanto, ma non ancora abbastanza. Ci sono regioni in cui la t.o. è piu' presente, altre dove è quasi totalmente assente. Mi piace sempre pensare (e per me è stato cosi) che dove non c'è niente c'è molto da seminare. (e da raccogliere). Se ti piacciono le sfide, diventare ter. occ. in Italia lo è. Ma dà anche tantissime soddisfazioni.

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  18. In effetti la mia scelta è stata provare ad accogliere questa sfida :) vedremo come andrà!

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  19. Ciao Giulia, come é andata?

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  20. Grazie per questo articolo, cercavo da tempo delle delucidazioni sulla terapia occupazionale e finalmente le ho trovate. Sono un'insegnante e in base alle mie esperienze ho una critica costruttiva da fare. Senza dilungarmi, credo che, quando il terapeuta occupazionale opera con disabilità in età scolastica, uno dei grossi problemi sia la mancanza di coordinamento con chi lavora a scuola. La criticità di cui parlo non riguarda il terapeuta in sé, che potrebbe essere prezioso, ma l'eterno dilemma delle condizioni lavorative. Le ore contate per gli incontri con l'equipe sono l'esempio chiave. Con una unità di intenti e interventi tra realtà scolastica e centri di riabilitazione, i bambini farebbero passi avanti inimmaginabili. Spesso invece ci ritroviamo, noi o i terapeuti, a rischiare delle regressioni che a loro volta portano a valutazioni errate etc.

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